Il cielo si tinge di rosso,
le rane gracidano nel fosso
e nell'aspro e solatio crinale
scende lo splendente astro immortale.
Guizzan felici i pesci nel fiume
brilla, lontano, un candido lume,
volano ai ripari i diurni uccelli,
corron beati, in piazza, i monelli.
S'odono i rintocchi dell'Ave Maria,
freme egramente l'anima mia,
mentre il fausto giorno s'assopisce
e l'imbruma notte mi scalfisce.
Solo io, sdraiato nel vigneto
dal mondo a me d'intorno, negleto,
ammiro del sole il capolino,
dietro le alte vette del Trentino.
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