Annuario del collegio arcivescovile, 1961-1962, n.28, pp. 8-10
E' naturale che lo studente guardi all'avvenire e alla professione di domani. Vi guarda normalmente sull'ali della fantasia che tinge di rosa molti aspetti della vita e culla l'animo in una visione quasi sempre ottimistica. Vi concorre anche la lettura di qualche testo classico e storico, il cui contenuto si limita all'esaltazione di un grande del passato, che la dea gloria ha incoronato. Davanti al fascino della gloria, i giovani non possono restare indifferenti; e se il giovane studente proprio non sogna l'aureola degli imperituri, desidera però una discreta affermazione nella vita. Oggigiorno poi, con l'ausilio degli strumenti visivi e comunicativi cui dispone la società, è ancora più facile osservare ed invidiare l'apoteosi di alcuni fortunati, e di accettare, inavvertitamente ma inesorabilmente, di vedere in essi concretati molti ideali. Sembra anzi che la possibilità di un'affermazione clamorosa sulla balconata della pubblicità sia lì a portata di mano.
E' bene tuttavia che l'alunno non sogni soltanto, ma scruti con occhio intelligente e critico il futuro e sappia distinguere la realtà dalla parvenza, per badare alla prima e non perdere troppo tempo in caccia di farfalle. La vita è quella che è: non può essere un carnevale, è solo un grande dovere davanti a Dio, alla famiglia, a se stessi. E poiché la preparazione alla vita comincia nella scuola, che è divenuta oggi strumento indispensabile e presupposto insostituibile per ogni proficuo sviluppo, è necessario che nell'iniziare la carriera scolastica, l'alunno ponderi bene la qualità del lavoro che affronta e le possibilità che si offrono in futuro.
A questo scopo non saranno inutili alcune precisazioni sulle scuole del Collegio Arcivescovile, che sono: la Scuola Media, il Liceo Ginnasio e l'Istituto Tecnico Commerciale.
Scuola Media. E' il corso che in tre anni porta alla licenza media, premessa necessaria per accedere a tutte le scuole superiori. E' un triennio di fondamentale importanza, che pone le basi di un curriculum di studi che conduce fino all'università. Nell'immediato passato vi si accedeva con un apposito esame di ammissione; ora non più, si richiede solo l'attestato di licenza elementare. Nella sua strutturazione attuale è una scuola molto discussa, che potrà subire ulteriori modifiche. Nei suoi programmi è certamente una scuola di impegno, che domanda intelligenza, tenacia, continuità di lavoro. E ciò non solo in relazione allo studio del latino, assai impegnativo, ma anche delle altre materie, che in mano di un professore costituiscono spesso un netto perfezionamento dalla scuola elementare alla media ed obbligano gli alunni ad un lavoro molto più coscienzioso e regolare. Per qualcuno si crea una frattura che non riesce a supera. Nella Scuola Media bisogna studiare per capire, e non tanto per ricordare: il che è cosa ardua per un fanciullo.
La si incolpa di essere una scuola selettiva, che opera cioè una discriminazione prima del tempo giusto, e di non corrispondere allo spirito della carta costituzionale. Se questo sia davvero un'ombra nell'attuale scuola media, non è possibile affermarlo con sicurezza, come pure è prematuro assicurare che la nuova scuola media, «la scuola media unica», dove è stata sperimentata, sia tutto luce. Anche qui la sentenza resterà ai posteri.
Liceo Ginnasio. E' la scuola per eccellenza, la più antica nei suoi metodi e la più apprezzata. E la bontà di questa scuola non consiste tanto nella capacità dei docenti o nella ricchezza dei programmi, consiste nel fatto che il perno d'ogni ricerca e d'ogni considerazione resta in definitiva l'uomo.
Mentre altri tipi di scuola sembrano più aderenti all'aspetto scientifico dell'epoca nostra, non conchiudono tuttavia con lo stesso convincimento del Classico, perché spostano al di fuori della persona umana il centro d'interesse: non è più l'uomo, è la cifra o la macchina. Lo scopo di un Liceo Ginnasio è di rendere un giovane capace di pensare, di coordinare e di conchiudere, di vedere insomma con i propri occhi e di pensare con la propria testa. A lui sono aperte poi tutte le facoltà universitarie, come scelta definitiva. Per questo le doti che si richiedono ad un alunno che si vuol iscrivere al ginnasio devono essere più che mediocri: intelligenza, impegno, salute, possibilità economiche sono elementi indispensabili per chi si avvia su questa strada.
Istituto Tecnico Commerciale. Si articola in 5 anni di studio, ed offre ai giovani che intendono assolvere qualche funzione nei campi dell'attività economica e sociale, una preparazione adeguata al mondo del lavoro. L'industria e il commercio, il credito, le assicurazioni, i trasporti, la pubblica amministrazione ecc. offrono innumerevoli possibilità di occupazione. Per questo il Collegio Arcivescovile ha ritenuto di venir incontro alle insistenti domande di molte famiglie, che desideravano avviare i loro figli verso il vasto e complesso mondo delle attività economiche, ed ha creato cinque anni or sono questo Istituto, dotandolo di quanto è necessario per una preparazione qualificata.
Si offrono al Ragioniere altre vie, qualora intenda per l'esercizio della sua professione, attingere un più alto grado di coltura, accedendo ad alcune facoltà, come Economia e Commercio, Scienze Statistiche e Attuariali, Lingue Straniere, ecc.
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Allo scopo di orientare l'alunno sulle possibilità di lavoro che l'avvenire serba, si riportano qui i risultati di una vasta ricerca, condotta con metodo scientifico, da un'importante Società Italiana, l'AGIP. Nella prima colonna si indicano le varie attività, raggruppate secondo un criterio di somiglianza e interdipendenza; nelle altre, dopo aver indicato con 100 il globale delle attività professionali necessarie alla vita della nazione italiana, si precisano le rispettive aliquote, in tre schemi indicanti le necessità presenti e future.
Si ha l'impressione che, anche indipendentemente dai dati sopra elencati, il cosidetto «miracolo economico» continui il suo cammino e, se non viene turbato da fatti internazionali, possa serbare agli alunni di oggi splendide possibilità di affermazione nella vita. Occorre però qualificarsi il più possibile.
IL DIRETTORE
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