martedì 12 febbraio 2013

1. Nel bicentenario della rivoluzione francese

Assai numerosi e solenni sono stati in Francia i festeggiamenti del Bicentenario della Rivoluzione. La stampa italiana ne ha dato ampia relazione nei mesi estivi e i vari canali della TV, accanto a servizi d'informazione, si sono pure fatti premura di ripresentare al pubblico parecchi vecchi film che avevano per oggetto episodi tragici della Rivoluzione. 
La presa della Bastiglia nel 1789
Non si trattò, nel complesso, di una celebrazione a senso unico, di smaccata retorica nazionalista, ma si concessero ampi spazi e mezzi per liberi dibattiti, per la pubblicazione di nuovi studi impostati a severa obiettività e per un'ulteriore e ricca riflessione critica su quell'avvenimento che per dieci anni, dal 1789 al 1799, sconvolse la nazione francese e l'Europa. 
Grande, al riguardo, è stato in Italia l'interesse della pubblicistica, settimanale e mensile, che fornì ai lettori innumerevoli articoli di commento. Meno generosa, pare, sia stata la stampa estera, in particolare quella svizzera e tedesca, che hanno per lo più espresso un generico rifiuto alla commemorazione di una Rivoluzione considerata nei loro Paesi un tragico terremoto storico. 
Con il presente scritto non intendiamo esprimere né parole di commemorazione né di maledizione per quest'avvenimento che, comunque lo si consideri, continua a destare ancora dopo due secoli un interesse intenso e diffuso. Il giudizio definitivo, se sarà possibile esprimerlo, lo attendiamo dagli storici specialistici. Noi ci limitiamo a ricordare l'eco che gli eventi francesi hanno suscitato due secoli fa tra le popolazioni trentine, convinti che questo richiamo possa portare un contributo ad una migliore conoscenza della nostra storia. (Continua)

Nessun commento:

Posta un commento